Bellinzona

Bellinzona

Centro Polifunzionale servizio ticinese di cura dell’alcolismo - STCA Ingrado, Bellinzona

CONCETTO URBANISTICO
Il sedime del concorso si situa lungo la strada di Viale Portone, la quale costeggia la collina rocciosa su cui si ergono i Tre Castelli. Viale Portone è una delle vie più importanti di Bellinzona, vantando di avere una maggior concentrazione di edifici commerciali, amministrativi e di ristoro.
Il progetto si colloca all’interno della volumetria vincolata dettata dal Piano Regolatore di Bellinzona lungo tutta la parte nord di Viale Portone. La proposta si presenta come un volume compatto, che risponde in modo semplice e forte alla situazione d’angolo. La facciata ritmata e la presenza dei marca piani su tutti i 3 lati dell’edificio diventano elemento formale che conferisce un carattere unitario all’edificio, apportando una nuova qualità al contesto. Essi riprendono una scala umana e rappresentano una flessibilità nella gestione delle suddivisioni interne. L’effetto di chiaroscuro che varia lungo la giornata, dona un effetto di leggerezza all’edificio.
La parte del sedime lungo Viale Portone è completamente aperta verso lo spazio pubblico, suddivisa in due zone: la zona verso est, con area verde e alberata con l’obiettivo di filtrare l’edificio e ombreggiare gli spazi esterni di sosta; la zona verso ovest invece risulta più aperta, ponendosi maggiormente verso lo spazio pubblico, marcando così l’accesso principale all’edificio.
L’area verde non è limitata solo a livello esterno del piano terreno, ma si ripropone anche in facciata mediante vasi disposti su tutti i piani.

CONCETTO PROGETTUALE
Il progetto si sviluppa su cinque piani: uno interrato e quattro fuori terra. Gli spazi del programma di concorso sono stati distribuiti ai piani, seguendo una logica di “privacy”: al piano terreno sono disposti gli spazi di cucina / laboratorio, più aperta verso il pubblico; al primo piano trovano spazio gli uffici di consultorio / ambulatorio; al secondo piano si trovano gli spazi di CD / laboratori, mentre al terzo piano sono disposte tutte le unità abitative. Al piano interrato invece sono collocati tutti gli spazi di servizio, locali tecnici e autorimessa.
La pianta di progetto è composta da un nucleo centrale, adibito a spazi di circolazione / locali di servizio e dal vano scala, disposto sul lato nord-ovest nel nucleo centrale. Sul resto della pianta si sviluppano in maniera flessibile tutti gli spazi del programma, suddivisi in “spazi riservati al personale” e “spazi riservati agli utenti”. Il vano scala funge da fulcro organizzativo, elemento che distribuisce e separa i percorsi del personale e dell’utenza.
Il progetto è composto inoltre da un modulo che organizza tutti gli spazi interni e viene utilizzato quale elemento di facciata.

CONCETTO STRUTTURALE E COSTRUTTIVO
La struttura portante riprende il concetto organizzativo degli spazi interni: il nucleo centrale funge da elemento rigido composto da pareti portanti; la facciata autoportante è composta da pilastri e travi a vista: i pilastri sono posizionati in corrispondenza della composizione del modulo interno, mentre le travi fungono da “marca piano”. Questa soluzione permettere una grande flessibilità organizzativa interna.
L’intera struttura portante è pensata in beton armato, mentre tutte le pareti divisiorie interne sono pensate con costruzione a secco (tipo pareti in cartongesso).
Ai lati Nord e Est del piano interrato, gli spessori delle pareti perimetrali dell’autorimessa sono più elevati rispetto al normale poiché si tiene conto che saranno necessari dei sistemi di sostegno scavo. Questo per non arrecare danni alle proprietà esistenti a Nord e a Est del mappale. Con questo “spessore aumentato” delle pareti perimetrali vogliamo rendere attenti il Committente che la disposizione interna dei posteggi tiene già conto degli ingombri per realizzare i sistemi di sostegno scavo e che quindi non vi saranno spiacevoli sorprese nelle eventuali fasi successive (come per esempio la riduzione del numero di posteggi o altro).

CONCETTO ENERGETICO, IMPIANTISTICO E ANTINCENDIO
L’involucro termico rispecchia il volume dell’edificio, semplice e compatto. L’isolamento termico è posto all’interno della facciata, considerando già nella struttura portante i vari stacchi termici permettendo continuità dell’involucro e riducendo i ponti termici.
I pilastri in facciata fungono anche da frangisole, riducendo l’apporto solare all’interno dei locali durante i periodi estivi.
Il progetto è pensato con uno standard Minergie: la ventilazione controllata permette di installare dei serramenti in facciata fissi, risolvendo di fatto il forte rumore veicolare proveniente dalla strada di Viale Portone.
Come sistema di riscaldamento si é optato all’ utilizzo di una termo pompa acqua-acqua, posta al piano interrato, per il riscaldamento-raffrescamento dei locali interni e per la produzione di acqua calda sanitaria. Sulla copertura sono ubicate le macchine di ventilazione (ottimizzando così tutto l’impianto) e tutti i pannelli fotovotaici per il fabbisogno di energia elettrica dell’edificio.
Il nucleo centrale di progetto ha un triplice utilizzo: spazio di circolazione / locali di servizio; nucleo rigido portante; distribuzione di tutta l’impiantistica. La posizione del locale tecnico al piano interrato è pensata proprio accanto al nucleo centrale: grazie a quest’ultimo, che si ripete per tutti i piani, la distribuzione di tutti gli impianti sfrutta questo vantaggio, ottimizzando l’impiantistica dell’intero edificio.
Per quanto riguarda le vie di fuga, le dimensioni dell’edificio permettono di realizzare un’unica via di fuga verticale, raggiungibile da tutti i punti con una distanza inferiore a 35 m e con uscita di sicurezza direttamente all’esterno al piano terra. Inoltre gli spazi con presenza maggiore di persone sono ubicati al piano terra, con la possibilità di creare uscite supplementari.
Ai piani superiori il concetto studiato permette di creare una via di fuga orizzontale (corridoio) compartimentata per le destinazioni che lo richiedono (p.es. piano camere, atelier), o di considerare unicamente la compartimentazione del vano scale negli spazi con esigenze più ridotte (p.es. spazi amministrativi).

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